Malocclusione mandibolare: che cos’è, sintomi, cause e chi se ne occupa

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La malocclusione mandibolare è una condizione più diffusa di quanto si pensi e può influenzare non solo la salute della bocca, ma anche l’equilibrio dell’intero sistema neuro-muscolo-fasciale. Molte persone scoprono di avere una malocclusione solo quando iniziano a percepire fastidi come mal di testa, tensioni mandibolari, dolori cervicali o difficoltà nella masticazione. Comprendere che cos’è, quali sintomi può provocare e chi può occuparsene in maniera corretta è fondamentale per ritrovare benessere e prevenire problemi futuri.

Di seguito analizziamo in modo chiaro e approfondito tutto ciò che serve sapere sulla malocclusione della mandibola, con un focus clinico orientato alla riabilitazione funzionale.

Che cos’è la malocclusione?

La malocclusione è un’alterazione del normale combaciamento tra l’arcata superiore e quella inferiore. In condizioni fisiologiche, i denti mascellari e mandibolari si incontrano in modo armonico, garantendo una masticazione efficiente e un equilibrio neuromuscolare corretto. Quando questa relazione si altera, anche in modo lieve, si parla di malocclusione.

La malocclusione mandibolare, o più correttamente malposizione mandibolare,  può manifestarsi come un disallineamento evidente dei denti, ma spesso coinvolge anche la posizione della mandibola, la funzione dei muscoli masticatori e l’equilibrio delle articolazioni temporo-mandibolari (ATM). Questo significa che il problema non è solo “dentale”, ma riguarda l’intero sistema neuro mio fasciale, che può reagire con tensioni, compensi e dolore.

Esistono diverse forme di malocclusione: alcune interessano una chiusura troppo avanzata della mandibola, altre un arretramento, altre ancora una deviazione laterale o una rotazione. In tutti i casi, ciò che accomuna la condizione è la perdita di equilibrio tra funzione, postura mandibolare e rapporto dentale.

Quali sono i sintomi della malocclusione della mandibola

I sintomi della malocclusione mandibolare possono essere molto variabili e talvolta ingannevoli, perché non riguardano solo la bocca. Molti pazienti infatti arrivano alla diagnosi dopo aver cercato per mesi (o anni) la causa di dolori o disturbi apparentemente scollegati.

La malocclusione mandibolare può provocare dolori alla mandibola, difficoltà nell’aprire o chiudere la bocca e una sensazione di affaticamento durante la masticazione. Alcune persone riferiscono un click o uno scatto a livello dell’articolazione temporo-mandibolare, mentre altre avvertono un rumore di sfregamento durante i movimenti mandibolari.

A livello cranio-cervicale possono comparire frequenti mal di testa, dolori cervicali, tensioni alle spalle e rigidità del collo. In alcuni casi la malocclusione si manifesta con acufeni, sensazione di orecchio pieno o disturbi dell’equilibrio a causa della stretta relazione tra ATM e sistema vestibolare.

Dal punto di vista posturale il corpo può attivare compensi che nel tempo generano fastidi alla schiena, dolori lombari o alterazioni nella deambulazione. Anche la respirazione può essere influenzata, soprattutto se la malocclusione è associata a problematiche funzionali come la respirazione orale o la postura bassa della lingua.

Infine, uno dei sintomi più comuni è il bruxismo: molte persone stringono o digrignano i denti, spesso durante il sonno, proprio come risposta inconscia a una mandibola che non trova il suo equilibrio naturale.

Quali sono le cause della malocclusione della mandibola

Le cause della malocclusione mandibolare possono essere numerose e spesso convivono tra loro. Una delle più comuni è l’ereditarietà: la forma delle ossa mascellari e la disposizione dei denti dipendono spesso da caratteristiche familiari. Anche abitudini infantili come l’uso prolungato del ciuccio o la suzione del pollice possono modificare la crescita delle arcate.

Un’altra causa importante riguarda la postura linguale e la deglutizione. Se la lingua non si posiziona correttamente durante la respirazione o la deglutizione, può esercitare pressioni anomale sulle arcate e alterare la posizione della mandibola. Questo tipo di squilibrio è molto frequente nei pazienti che respirano principalmente con la bocca.

Tra le cause funzionali rientrano i traumi, anche lievi, a carico della mandibola o del collo. Un colpo di frusta, una caduta o un trauma sportivo possono modificare la posizione dell’ATM e creare una malocclusione compensata dal sistema muscolare.

La perdita precoce di un dente, soprattutto un molare, può cambiare l’equilibrio della masticazione e portare la mandibola a spostarsi nel tempo. Anche otturazioni o protesi non perfettamente calibrate possono contribuire a una chiusura non armonica.

È importante ricordare che la malocclusione non è solo una questione dentale. Come dimostra l’approccio neuro mio fasciale, un disequilibrio mandibolare può essere la conseguenza di tensioni muscolari, squilibri posturali, stress emotivo o disfunzioni temporo-mandibolari che si influenzano reciprocamente.

Chi cura la malocclusione

La malocclusione della mandibola richiede una valutazione multidisciplinare. La figura di riferimento è lo gnatologo, lo specialista che si occupa delle disfunzioni della mandibola e delle articolazioni temporo-mandibolari. Lo gnatologo valuta non solo il rapporto tra denti e mandibola, ma anche la funzione muscolare, la postura, il respiro e l’equilibrio fasciale.

In molti casi, il percorso di cura coinvolge anche l’odontoiatra, l’ortodontista e il fisioterapista specializzato nel trattamento delle disfunzioni cranio-cervico-mandibolari. L’approccio ideale è quello integrato, in cui ogni professionista contribuisce a ristabilire l’armonia del sistema.

All’interno di una valutazione completa si analizzano posizione mandibolare, occlusione, tensioni dei muscoli masticatori, mobilità dell’ATM e postura del paziente. È possibile eseguire esami strumentali o registrazioni del movimento mandibolare per capire come funziona realmente l’intero sistema.

Il trattamento dipende dalla causa della malocclusione. In alcuni casi è sufficiente un riequilibrio funzionale con specifici esercizi o terapie manuali; in altri può essere indicato l’uso di un bite personalizzato realizzato su misura; in altri ancora può rendersi necessario un percorso ortodontico o una riabilitazione posturale.

L’obiettivo non è solo migliorare il combaciamento dentale, ma ristabilire un equilibrio stabile e funzionale tra mandibola, muscoli, articolazioni e sistema posturale globale.

La malocclusione mandibolare è una condizione complessa che, se non valutata correttamente, può influenzare la qualità di vita attraverso dolori, tensioni e disturbi difficili da interpretare. Riconoscerne i sintomi, comprenderne le cause e affidarsi a professionisti esperti è il primo passo per ritrovare comfort e salute.
Grazie a un approccio integrato, che considera non solo i denti ma tutto il sistema neuro-muscolo-fasciale, è possibile intervenire in modo efficace, prevenire peggioramenti e migliorare il benessere quotidiano.
Se sospetti di avere una malocclusione o avverti sintomi compatibili, una valutazione specialistica può offrire risposte chiare e un percorso terapeutico personalizzato.

Pensi di soffrire di malocclusione mandibolare?

La Dott.ssa Paola Miglietta e lequipe dello studio Miglietta sono pronti ad aiutarti e seguirti nel percorso di cura.