La salute della bocca è spesso associata esclusivamente ai denti, ma c’è un’intera rete di muscoli, articolazioni e nervi che collabora ogni giorno per permetterci di parlare, masticare, deglutire e persino respirare correttamente. Quando uno di questi ingranaggi si inceppa, possono insorgere disturbi tanto fastidiosi quanto difficili da diagnosticare. È qui che entra in gioco lo gnatologo, il professionista specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle disfunzioni dell’apparato masticatorio.
È consigliabile rivolgersi a uno gnatologo quando si manifestano sintomi persistenti o ricorrenti come dolore alla mandibola, al collo o alla testa, oppure quando si avvertono rumori articolari durante l’apertura o la chiusura della bocca, come click o scricchiolii. Anche la sensazione di mandibola bloccata o rigida al risveglio può essere un campanello d’allarme, così come il bruxismo, ovvero il serramento o il digrignamento involontario dei denti, spesso durante il sonno. Altri segnali che potrebbero indicare una disfunzione gnatologica sono la difficoltà nella masticazione o nell’aprire completamente la bocca, la comparsa di acufeni (fischi nelle orecchie), vertigini non spiegate da altre patologie.
Questi sintomi sono spesso sottovalutati o attribuiti ad altre cause, come stress, problemi cervicali o cattiva postura. In realtà, possono essere espressione di un disturbo ben preciso, che va affrontato con una valutazione specifica per evitare un aggravamento o una cronicizzazione.
Lo gnatologo è un dentista specializzato nella cura delle funzioni della bocca. Per questo non si occupa solo di denti ma anche di ossa mascellari, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli masticatori, sistema nervoso e postura.
Oltre ad eseguire una valutazione clinica dello stato di salute e della dinamica funzionale di tutte le strutture del sistema stomatognatico, lo gnatologo a seconda dei casi si avvale di una serie di indagini strumentali indispensabili per una corretta diagnosi. Alcune di queste come le radiografie, la tac come team e la risonanza magnetica delle ATM servono a definire il livello di alterazione strutturale delle articolazioni e delle ossa mascellari, oltre che quello delle arcate dentarie,
Altre indagini invece servono per fare una valutazione esatta delle dinamiche funzionali del distretto cranio cervico mandibolare. Tra queste l’elettromiografia dei muscoli masticatori e cervicali, La chinesiografia dei movimenti mandibolari, la Tens dei nervi cranici V e VII.
Una volta definita la diagnosi, il trattamento viene progettato per alleviare il dolore, ripristinare la funzionalità mandibolare e prevenire ricadute.
Tra le soluzioni più comuni vi sono i bite di protezione della dentatura o bite individualizzati che riprogrammano la relazione mandibolo cranica o ancora altri tipi di apparecchi che lavorano sulla lingua, sulla cervicale o sui denti.
La terapia gnatologica spesso si integra con percorsi di manipolazione fisioterapica e osteopatia che utilizzano tecniche specifiche per sciogliere la tensione dei muscoli masticatori e migliorare la postura e la mobilità dell’articolazione.
Infine spesso richiede percorsi paralleli di counseling psicologico o tecniche di rilassamento per la gestione dello stress e della tensione emotiva associata al dolore.
La disfunzione gnatologica necessita di un approccio clinico molto preciso e individualizzato. Ogni paziente infatti manifesta sintomi e disfunzioni diverse in base alla sua storia clinica, alla sua dinamica funzionale, ma anche in base alla sua storia di vita e al suo profilo psico emotivo.
Per queste ragioni, un approccio standardizzato, finalizzato alla sola correzione dell’occlusione o a quella delle articolazioni potrebbe rivelarsi dannoso, favorendo la cronicizzazione dei sintomi oltre che il peggioramento del quadro di sofferenza del paziente.
Lo studio della dott.ssa Miglietta, specializzato in riabilitazione odontoiatrica neuro mio fasciale, adotta un approccio globale alle disfunzioni gnatologiche. Ogni paziente viene valutato in relazione alle connessioni tra bocca, muscoli, articolazioni, sistema nervoso e postura. Questo consente di elaborare percorsi terapeutici altamente personalizzati, mirati non solo a eliminare i sintomi, ma a individuare e trattare la causa profonda del disturbo.
Capita spesso che i pazienti arrivino da noi dopo aver affrontato lunghi percorsi terapeutici inefficaci. In molti casi, la chiave è una diagnosi mirata e tempestiva: se il problema è gnatologico, soltanto un intervento specialistico altamente preciso e individualizzato come la riabilitazione gnatologica neuro mio fasciale può portare a una vera risoluzione.
L’apparato stomatognatico ( bocca) è un punto d’incontro tra respiro, postura, emozioni e benessere quotidiano. Ascoltarla quando invia segnali, come dolori o rumori articolari, può essere il primo passo per ritrovare l’equilibrio. Affidarsi a uno gnatologo per una valutazione approfondita è essenziale per prevenire o trovare la giusta cura a possibili problemi di disfunzioni gnatologiche.
La Dott.ssa Paola Miglietta e l’equipe dello studio Miglietta sono pronti ad aiutarti e seguirti nel percorso di cura.