I denti rovinati, consumati o fratturati non rappresentano soltanto un problema estetico, spesso sono il segnale di uno squilibrio funzionale che coinvolge masticazione, muscoli e articolazioni. Quando un dente si indebolisce o si accorcia, la forza della masticazione cambia direzione e distribuzione, generando conseguenze anche sul benessere generale.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio cosa si intende per denti rovinati e denti corti, quali sono le cause più comuni e quali terapie permettono di ripristinare un sorriso forte, stabile e funzionale nel tempo.
Si parla di denti rovinati quando la loro struttura è stata compromessa in modo parziale o esteso. I danni possono interessare sia lo smalto sia la dentina e portare a cambiamenti nell’aspetto del sorriso, nella sensibilità dentale e nella capacità di masticare correttamente.
I principali segnali includono:
Usura dello smalto e dentina esposta
Con il passare del tempo, o in presenza di bruxismo, l’esterno del dente si consuma lasciando scoperta la parte interna più morbida e sensibile. Il colore tende al giallo e si sviluppano fastidi con cibi caldi o freddi.
Fratture, crepe o scheggiature
Piccoli urti o sforzi eccessivi possono causare microfratture che, se trascurate, si estendono. Il dente diventa meno resistente e rischia di rompersi ulteriormente durante la masticazione.
Alterazioni estetiche importanti
Macchie permanenti, superfici opache o irregolari indicano spesso una perdita dei minerali e una maggiore predisposizione al deterioramento.
Dolore e difficoltà nella masticazione
Quando manca una parte della superficie di contatto, la masticazione non è più bilanciata. Questo porta a sovraccarichi muscolari, affaticamento e dolore anche in assenza di carie.
I denti corti sono denti che hanno perso in altezza o appaiono più piccoli del normale. Possono essere congeniti oppure diventare tali nel tempo a seguito di usura o malocclusione.
Questo si traduce in:
Riduzione della verticalità dentale per consumo
L’usura progressiva accorcia i denti, soprattutto quelli anteriori, alterando la linea del sorriso e facendo apparire la bocca “schiacciata”.
Gengiva eccessiva in evidenza
Quando i denti sono più piccoli delle dimensioni normali cambia il loro rapporto con la componente gengivale . Questo genera un inestetismo del sorriso.
Disarmonia estetica e funzionale
Denti troppo corti non garantiscono punti di contatto corretti e ciò può influire sul modo in cui la mandibola si muove durante la masticazione.
Coinvolgimento muscolare e articolare
La perdita di altezza dentale può causare tensioni della muscolatura del distretto cranio-cervico- mandibolare e disturbi temporo mandibolari (click, dolori, mal di testa).
Le motivazioni possono essere molte e spesso si sovrappongono:
Bruxismo e serramento notturno
Il digrignamento porta a un logoramento continuo: i denti diventano più corti, si scheggiano e perdono la forma originaria.
Malocclusioni dentali
Un morso non equilibrato sovraccarica alcuni punti della dentatura, accelerando usura e fratture e creando uno stress costante sulle articolazioni.
Erosione da acidi
Bibite gassate, succhi, vino, reflusso gastrico o disturbi alimentari erodono lo smalto, lasciando il dente più fragile e sensibile.
Traumi o abitudini scorrette
Urti accidentali o comportamenti quotidiani come mordere penne e unghie causano microtraumi ripetuti e rotture nel tempo.
Carie profonde non trattate
Quando la carie compromette gran parte della superficie dentale, diventa necessario ricostruire la struttura per evitare la perdita del dente.
Normale processo di invecchiamento
Lo smalto tende a consumarsi fisiologicamente: se associato ad altri fattori, il deterioramento può essere più veloce e marcato.
Identificare la causa corretta è fondamentale per scegliere il trattamento migliore ed evitare recidive.
Le soluzioni disponibili oggi permettono di recuperare funzione e bellezza del sorriso in modo minimamente invasivo quando possibile.
Tra i trattamenti consigliati:
Ogni piano di cura deve essere progettato su misura: l’importante non è solo “riparare il dente”, ma ristabilire la funzione biomeccanica corretta del sistema masticatorio.
La riabilitazione di denti rovinati o corti richiede una visione globale dell’apparato stomatognatico. Se il trattamento non tiene conto della relazione tra denti, muscoli e articolazioni, i problemi possono ripresentarsi o peggiorare.
Un approccio neuro mio fasciale consente di:
Questo approccio avanzato è ciò che permette non solo di ricostruire denti danneggiati, ma di restituire al paziente benessere quotidiano e qualità della vita.
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I denti rovinati non vanno mai sottovalutati, quando i denti perdono la loro integrità significa che l’intero sistema masticatorio sta lavorando sotto stress.
Affidarsi a professionisti qualificati nella riabilitazione odontoiatrica neuro mio fasciale è la scelta migliore per garantire un trattamento efficace e duraturo, che unisce estetica, biomeccanica e salute complessiva del paziente.
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