La disfunzione temporo mandibolare, spesso indicata con l’acronimo DTM, è una condizione che interessa l’articolazione temporo-mandibolare (ATM), ovvero il complesso articolare che mette in comunicazione la mandibola con il cranio. Si tratta di una problematica più diffusa di quanto si possa immaginare: molte persone convivono con sintomi come dolore alla mandibola, difficoltà ad aprire o chiudere la bocca, mal di testa ricorrenti o rumori articolari senza sapere che si tratta di una disfunzione dell’ATM.
In questo articolo approfondiremo in modo chiaro e comprensibile che cos’è la disfunzione temporo mandibolare, quali sono le sue principali cause, come riconoscerla e a chi rivolgersi per un trattamento adeguato.
La disfunzione temporo mandibolare è un’alterazione del normale funzionamento dell’articolazione temporo-mandibolare, quella che permette i movimenti di apertura, chiusura e lateralità della bocca. Questa articolazione è molto complessa perché deve garantire movimenti fluidi, stabili e coordinati tra mandibola, muscoli e sistema nervoso.
Quando qualcosa altera questo equilibrio – che può essere muscolare, articolare o nervoso – si manifesta la disfunzione. Il disturbo può presentarsi con intensità diverse: in alcuni casi è un fastidio occasionale, in altri diventa una vera e propria condizione cronica che compromette la qualità della vita.
Molti pazienti descrivono la sensazione come un “blocco” o un “clic” della mandibola durante i movimenti. Altri lamentano dolore non solo in zona mandibolare, ma anche al collo, alle spalle e alla testa, a testimonianza del legame tra la funzione masticatoria e l’equilibrio posturale generale.
Le cause della disfunzione temporo mandibolare possono essere molteplici e spesso non riconducibili a un solo fattore. In linea generale, possiamo distinguere tre grandi gruppi di cause: meccaniche, muscolari e funzionali.
Un esempio di causa meccanica è la malocclusione dentale, cioè una chiusura scorretta dei denti che porta la mandibola a muoversi in modo anomalo. Questa condizione, se non trattata, crea uno stress costante sull’articolazione.
Dal punto di vista muscolare, una delle cause più comuni è il bruxismo, cioè l’abitudine involontaria di digrignare i denti, soprattutto durante il sonno. Questo movimento continuo e inconsapevole sovraccarica i muscoli mandibolari e le articolazioni, generando infiammazione e dolore.
Infine, ci sono le cause funzionali e posturali. Anche lo stress gioca un ruolo fondamentale: in situazioni di tensione psicofisica si tende a contrarre i muscoli del viso e della mandibola, aggravando la disfunzione. Inoltre, problemi di postura – ad esempio un appoggio scorretto della colonna o delle spalle – possono riflettersi sull’ATM e contribuire al disturbo.
Spesso la disfunzione nasce da una combinazione di più fattori. Per questo motivo, è importante una valutazione globale da parte di un professionista specializzato.
Riconoscere una disfunzione temporo mandibolare non è sempre immediato, perché i sintomi possono essere vari e non riguardare esclusivamente la bocca. Ci sono però alcuni segnali comuni che aiutano a individuare il disturbo.
Il sintomo più tipico è il dolore mandibolare, localizzato vicino all’orecchio o che si irradia al viso e al collo. Spesso il dolore peggiora durante la masticazione o dopo aver parlato a lungo.
Un altro segnale frequente è la presenza di rumori articolari: scrocchi, clic o crepitii quando si apre o si chiude la bocca. In alcuni casi la mandibola può addirittura bloccarsi in apertura o in chiusura, rendendo difficoltosa l’alimentazione.
Molti pazienti con DTM lamentano anche mal di testa ricorrenti, soprattutto a livello delle tempie, che vengono confusi con cefalee o emicranie. Questo perché i muscoli coinvolti nella masticazione sono strettamente collegati con quelli cranici.
Infine, sintomi meno specifici ma comunque associati al disturbo sono la stanchezza muscolare facciale, il dolore all’orecchio senza infezione e, nei casi più gravi, vertigini e difficoltà di equilibrio.
Se ci si riconosce in questi sintomi, è opportuno non trascurarli e rivolgersi a uno specialista.
La figura di riferimento per la cura della disfunzione temporo mandibolare è lo gnatologo, un odontoiatra con formazione specifica nei disturbi dell’ATM e nella riabilitazione neuro mio fasciale. Lo gnatologo ha le competenze per valutare l’articolazione, i muscoli e l’intero equilibrio occlusale, proponendo il percorso terapeutico più adatto.
La terapia può variare a seconda della causa e della gravità del disturbo. Nei casi più lievi, il trattamento può consistere in esercizi di rilassamento muscolare, correzioni posturali o piccole modifiche alle abitudini quotidiane.
Quando la disfunzione è legata al bruxismo o a una malocclusione, il professionista può consigliare l’uso di un bite personalizzato, un dispositivo che si indossa durante la notte e che aiuta a proteggere i denti e a scaricare le tensioni muscolari.
In alcuni casi può essere necessario un approccio multidisciplinare, che coinvolge fisioterapisti specializzati in riabilitazione neuro mio fasciale, ortodontisti per la correzione della chiusura dentale o psicologi quando lo stress gioca un ruolo determinante.
L’obiettivo della cura non è solo eliminare il dolore, ma ripristinare la corretta funzionalità dell’articolazione temporo-mandibolare, migliorando la qualità della vita del paziente e prevenendo ricadute.
La disfunzione temporo mandibolare è un disturbo complesso, spesso sottovalutato, che può influenzare in modo significativo il benessere quotidiano. Dolori mandibolari, mal di testa, rumori articolari o blocchi della bocca non vanno ignorati, ma interpretati come segnali che l’ATM non funziona correttamente.
Grazie all’intervento dello gnatologo e, quando necessario, di un team multidisciplinare, è possibile individuare la causa del problema e intraprendere un percorso di cura personalizzato. L’approccio di riabilitazione odontoiatrica neuro mio fasciale rappresenta oggi una delle soluzioni più efficaci per riportare equilibrio alla mandibola e migliorare la qualità della vita.
Se si sospetta di avere una disfunzione temporo mandibolare, prenotare una visita specialistica è il primo passo per ritrovare benessere e serenità.
La Dott.ssa Paola Miglietta e l’equipe dello studio Miglietta sono pronti ad aiutarti e seguirti nel percorso di cura.